Ore contate per i rapinatori
La Nuova Sardegna
Anziana rapinata:
Si avvicina la cattura della banda
.
LA MADDALENA. Avrebbero le ore contate, i rapinatori che lo scorso 16 febbraio hanno legato, imbavagliato e derubato un’anziana signora della Maddalena nella sua abitazione, hanno le ore contate. Un mese e mezzo di indagini ed ecco la svolta, che appare vicinissima.
I carabinieri del reparto territoriale di Olbia guidati dal tenente colonnello Alberto Cicognani, che hanno lavorato al caso con grande attenzione, hanno raccolto tanti elementi, sentito diversi testimoni e messo da parte prove schiaccianti. Prove che inchioderebbero i due responsabili: i quali, per mettere a segno il colpo (un bottino da 12mila euro in contanti e 5mila euro in preziosi), avevano agito con il volto coperto.
Non ci sono ovviamente certezze, ma non si esclude che i malviventi conoscessero bene la donna, Francesca Mento Avellino, di 72 anni, che vive con il marito Silverio in una casa di via Razzoli, in pieno centro storico, nella zona di Padule. Tutto fa pensare, insomma, che si tratti di persone in qualche modo legate all’anziana rapinata.
Quando era scattato l’allarme, un particolare era apparso subito chiaro. Non c’era nessun segno di effrazione. Quindi, con molta probabilità, la banda sapeva in che modo entrare senza dover rompere nulla.
A dare conferma di una cattura imminente, ci sarebbe soprattutto una prova: il cerotto. Quello che era stato usato dai malviventi per tappare la bocca dell’anziana donna e che poi era stato interamente recuperato dai militari. E’ stato analizzato dal laboratorio del Ris di Cagliari e sono stati evidenziati profili genetici differenti da quelli della signora rapinata e di suo marito.
I carabinieri, proprio per non compromettere l’esito delle indagini e anche perché stavano seguendo una pista ben precisa, dopo la vicenda non divulgarono informazioni con l’obiettivo di evitare l’inquinamento delle prove. Ma la notizia della rapina in casa di Francesca Mento si diffuse comunque e nelle ore successive al colpo, alla Maddalena non si parlava d’altro.
«La nostra procedura – si legge testualmente nel comunicato diffuso dai carabinieri – ha però consentito di acquisire testimonianze fondamentali e di sicura attendibilità che, unite alle importanti tracce che sono state rilevate durante il sopralluogo, permetteranno a breve l’identificazione dell’intera banda».
Gli uomini della sezione operativa del reparto territoriale di Olbia, in collaborazione con i militari della stazione della Maddalena, hanno dunque continuato a lavorare in silenzio e l’altro ieri (lo precisano sempre nella nota stampa), hanno depositato una decisiva informativa.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
[ti_audio media=”35221″ autoplay=”1″]