Perché non autorizzare la festa a Santa Maria?

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L’opinione e la domanda…

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LA MADDALENA – Sin dal 1996 il Festival delle Isole che Parlano – organizzato dall’associazione Sarditudine con il patrocinio del Comune di Palau – chiude ogni anno il suo concerto all’Isola di Spargi, nella splendida Cala Corsara, luogo in cui gli stessi uccellini e pesciolini del nostro Arcipelago riposano la notte.

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La grande Festa sull’Isola di Santa Maria, per uno strepitoso evento musicale a favore degli ospiti del super B&B La Casitta, è invece finito male…

In molti però – a distanza di giorni – si domandano perché tanta polemica e tanto “interessamento così puntuale” su questa festa, peraltro privata, tenutasi in una zona isolata come l’Isola di Santa Maria che, in fin dei conti, non pare abbia recato fastidio o danno a qualcuno.

Il Sindaco di La Maddalena – avv. Luca Montella, intervistato da La Nuova Sardegna, ha subito manifestato la sua contrarietà adducendo che “Le sue previsioni, che miravano a denunciare a suo tempo il tentativo di far diventare quelle isole la pista da ballo o la sede per soli ricchi si rivelano ora quanto mai azzeccate. Spero – ha concluso il sindaco – che i nuovi giovani che si affacceranno sullo scenario politico di questo paese, arginino i pseudogiovani speculatori. Quel patrimonio ambientale è la ricchezza di tutti e non di pochi…“

Ma il sindaco Montella, però, credo stia dimenticando che questa festa a Santa Maria è stata fatta a casa di qualcuno e non pare proprio che le speculazione a cui egli si riferisce siano pertinenti a questo caso specifico… forse si doveva intervenire in altri tempi?

E’ chiaro che utilizzando una parte del demanio pubblico, gli organizzatori di ogni qualsiasi evento debbano necessariamente munirsi delle autorizzazioni da parte delle Autorità competenti, ma l’organizzatore dell’evento a casa propria, Marco Fonnesu, dal canto suo ha sostenuto di essere in possesso di una autorizzazione rilasciata dall’Ente Parco e che lo stesso Comune, per quanto riguarda il Suape presentato alla Regione Sardegna in via telematica, sarebbe stato immediatamente esecutivo; circostanza che però lo stesso Comune nega per mancanza della conferenza di servizi.

Quindi, la domanda di fondo, che tutti ora si pongono, resta comunque un mistero … (delle supercazzole burocratiche a orologeria):

  • Perché non assicurare, ragionevolmente, ogni regolarità al cittadino che chiede e vorrebbe lavorare?
  • Perché non concedere al B&B La Casitta il permesso di fare una festa?

Dice il detto: Chi sbaglia paga… è vero!… Ma, se si può evitare di far sbagliare le persone… perché non farlo?

Di recente… tagliando la testa al toro ambientalista di turno, viene sostenuta una eccessiva pressione antropica estiva sulle isole maddalenine e quindi si chiede di limitare gli accessi:

  • Ma perchè invece non si attuano i necessari controlli e si forniscono i necessari servizi ai turisti che navigano nel nostro Arcipelago… a cui viene fatta pagare una tassa inutile?

C’è chi sostiene – (anche per esperienza già trascorsa a nostre spese…) – che questo tipo di pressanti iniziative potrebbero solamente danneggiare l’economia nostrana e la libera circolazione soprattutto dei residenti, così come è successo con l’istituzione del Parco con le pressanti richieste di Italia nostra e dei vari ambientalisti locali, sulla chiusura della spiaggia Rosa che continua a rimanere in mano ad un guardiano senza titolo, o alla dipartita della Marina Americana che ci ha messo tutti in ginocchio:

  • Insomma, tira tira la corda, prima o poi qualche ben pensate ministro figlio dei fiori, prende la palla al balzo e ci chiude l’arcipelago…

Bisognerebbe cominciare a dire Basta con la politica del proibizionismo nostrano. Purtroppo ancora non riusciamo a partire: troppi tabù da piazzetta o giochi di poltrona, occorre sostenere – seriamente – lo sviluppo socio-economico del nostro Arcipelago, in tutti i sensi!… e senza che nussuno faccia il furbetto, ovviamente.

Ancora, purtroppo, manca la politica giusta…

(Alberto Tinteri)

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