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Punto nascita La Maddalena. Li Gioi (M5S): “La Regione mostri l’istanza per la deroga ministeriale”

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L’intervento di Aldo Pireddu, Presidente dell’Associazione Presidio Ospedaliero La Maddalena

“Il Coniglio e il Punto Nascita”.
La strana storia del deputato Li Gioi (M5S) e dell’Assessore Nieddu (Lega)

Quando Finisce la pazienza. “Si continua a liberare il coniglio per distrarre l’attenzione dei cani dalla preda grossa.”

LA MADDALENA – “Oramai da giorni si continua a parlare di DEROGA PUNTO NASCITE”. Il Deputato LI GIOI non è rimasto soddisfatto della proposta di una AMBULANZA MEDICALIZZATA, una idea scellerata che avrebbe avuto come conseguenza la chiusura immediata del Pronto Soccorso, che oggi sulla stampa ritorna a parlare di “DEROGA DEL PUNTO NASCITA”. Riproporre l’argomento, così come la richiesta presentata al Ministro sono fuori da ogni logica e sono utili solo allo smantellamento del Paolo Merlo. Questo è sicuramente l’obiettivo sia del Deputato Li Gioi che dell’Assessore Mario Nieddu. Entrambi farebbero bene ad occuparsi dei problemi più immediati che portano alla “demolizione del Paolo Merlo di La Maddalena”. 

Due circolari, occultate dai vertici ATS declassano il Pronto Soccorso maddalenino riducendolo a poco più di un ambulatorio per soli codici Bianchi e Verdi.  L’infausta vicenda della bambina non è dipeso dall’assenza del Punto Nascita, ma da una pessima organizzazione delle Urgenze-Emergenze, dipendente da OLBIA. Perciò la veemenza posta a difesa “DEL PUNTO NASCITA” dovrebbe essere messa in campo per garantire la “sicurezza” del Paolo Merlo. 

Domanda:

  • Deputato Li Gioi chieda perche vengono nascoste e da chi, le circolari che declassano il Paolo Merlo. 
  • Chieda, deputato Li Gioi, perchè nell’isola di La Maddalena, AREA DISAGIATA di fatto ma anche per definizione legislativa, non viene applicato il DM 70 punto 9.2.2.  Lo chieda all’Assessore NIEDDU e lo chieda all’ATS di Olbia, eviti di distogliere l’attenzione dai problemi che ci rovinano addosso quotidianamente:

1)  l’assenza di tre medici su 5 nel reparto di Medicina Generale; 

2) la non attivazione della convenzione per integrare il servizio Anestesisia e Rianimazione, attualmente retto da due eroici anestesisti,

3) verifica dei protocolli di trasferimento dei pazienti in codice Rosso e Giallo

4) sospensione della presenza degli anestesisti dalle ore 20,00 sino alle ore 8,00 del giorno dopo.

La sua presenza a Olbia – (e lei è di Olbia…) – le permette di chiedere direttamente ai Responsabili, quali il Direttore ATS Gallura, il Direttore dei Pronto Soccorso della Gallura, il Direttore del Servizio di Anestesia e Rianimazione, il Direttore Amministrativo.  

Infine, chieda all’Assessore Mario Nieddu e al Commissario Straordinario perchè, pur a conoscenza dei gravi fatti descritti, non siano stati rimossi gli artefici… La pazienza dei cittadini è finita, basta giocare con la nostra Salute. 

Deputato LI GIOI, dopo che ha fatto queste domande ci permetta di farne una, anche noi:

  • Perchè tutto questo impegno nel nascondere i veri problemi del Paolo Merlo?   
  • Avete capito perchè la nostra pazienza è finita?

Ci permettiamo di replicare la nostra opinione, (peraltro già pubblicata nel Gennaio scorso),  per ribadire concetti già espressi nel tempo addietro.

La ripetiamo per l’ennesima volta, facendo una piccola e breve storia, per cercare di capire cosa significa. Si possono accreditare come Punti Nascita gli Stabilimenti con oltre 1000 parti l’anno. Il DM/70 concede la deroga per gli stabilimenti che pur non raggiungendo i mille parti/anno superano i 500. Il Giovanni Paolo II è uno stabilimento in deroga o comunque border-line. La deroga si concede solo ed esclusivamente per i numeri, ciò significa che deve avere la dotazione organica e strumentale per operare in sicurezza. Chiedere la DEROGA per i numeri e non avere l’ospedale in sicurezza può comportare la chiusura definitiva del PUNTO NASCITA.

Delle due l’una.

  • La prima: si chiede la DEROGA con il proposito di mettere in sicurezza il Paolo Merlo dotandolo di un Pronto Soccorso che, oltre alle figure presenti, abbia in dotazione organica, H/24, il cardiologo, il pediatra e il chirurgo oltre ad una Sala Parto e una sala chirurgica funzionante.
  • La seconda: si chiede una deroga al Ministro, sapendo di non garantire la sicurezza, con l’intento di avere una risposta negativa e non assumersi la responsabilità.

Nel caso della prima ipotesi ci poniamo ancora due semplici domande:

  • Se l’intento era metter in sicurezza lo stabilimento del Paolo Merlo, perchè non prevedere nel Piano Sanitario per l’anno 2020 almeno una parte di quanto necessita, comunque, il nostro piccolo e prezioso ospedale?
  • Perchè non applicare le norme per le aree disagiate?”

(Aldo Pireddu)

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