CRONACA ED EVENTI

Scatta l’azione disciplinare per la poliziotta No Green Pass

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ROMA – Alla manifestazione contro il Green pass a Roma, in piazza San Giovanni la vicequestore Nunzia Alessandra Schilirò, della Polizia di Stato – libera dal servizio, è salita sul palco e ha arringato i manifestanti, definendo la certificazione una “tessera di discriminazione“.

Schilirò ha anche invocato “la disobbedienza civile”, come “dovere sacro quando lo Stato diventa dispotico“. Un intervento che ha suscitato non poche reazioni, e, in relazione alla sua partecipazione alla manifestazione è stata avviata un’azione disciplinare dalla questura di Roma.

Dichiarazioni gravissime“. Così il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, secondo quanto pubblicato oggi dalla stampa nazionale, apprese a sua volta da fonti del Viminale, ha definito le affermazioni del vice questore Schilirò. “Sto seguendo la vicenda personalmente con il capo della Polizia Lamberto Gianniniaggiunge il ministroaffinché vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo giuridicamente rilevante a carico dell’interessata“.

Non è la prima volta che la poliziotta esterna le sue posizioni. E` stata presentata sul palco come autrice di Byoblu (sul sito on line è pubblicato anche un video dell`intervento e una sua intervista), sedicente “tv dei cittadini” che ospita personaggi controversi, dichiaratamente no vax, negazionisti, complottisti et similia.

La vicequestore Schilirò ha esordito sul palco dicendo di essere “qui come libera cittadina per esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione“; però viene presentata in qualità di dirigente della polizia e il suo ruolo esaltato nella causa no pass.

Le sue posizioni sono ribadite sui suoi canali social, dove condivide anche articoli e post su varie teorie negazioniste e complottiste. Su Facebook ha postato il video del suo intervento alla manifestazione no pass, sottolineando “mai avrei immaginato di finire sul palco“, ringraziando “le migliaia di persone” che l’hanno ascoltata.

Andrò avanti sempre, con o senza divisaha detto la funzionaria di poliziaero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Ho scelto il mio mestiere, perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più sensoAndrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese“.

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N.D.R. – In tutta questa storia, bisogna tenere conto di due fattori formalmente (e costituzionalmente)  importanti:

  • Il primo – il Diritto di ogni cittadino di manifestare legittimamente il proprio pensiero, così come previsto dalla Costituzione italiana;
  • Il secondo – è che: sia per i militari che per gli appartenenti alla Polizia di Sato ad ordinamento civile, nella sottoscrizione del contratto di arruolamento/assunzione, vi è l’obbligo di prestare un particolare giuramento, che vincola questi soggetti ad un comportamento permanente in modo altamente determinato: Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare lealmente la costituzione e le leggi dello Stato, di adempiere ai doveri del mio ufficio nell’interesse dell’amministrazione per il pubblico bene ”. – (rif. art. 573 della Costituzione italiana).  

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UNA PRIMA CONSIDERAZIONE

Preso atto che la Funzionaria di Polizia Schilirò ha anche invocato la disobbedienza civile, e tenuto conto dell’art. 16 della Costituzione:

Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche – vedi —> [cfr. art. 120 c. 2, XIII c. 2].

Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge…

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Come andrà a finire?

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