POLITICA

Tollis smentisce con filosofia

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Ma le opposizioni non sono convinte…

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LA MADDALENA – Con questo post pbblicato sulla sua pagina Facebook, il Consigliere di Maggioranza Claudio Tollis, smentisce – con raffinata filosofia – “La Nuova Sardegna“, circa una probabile crisi politica annunciata dalla stessa stampa – (…sin dai primi di Maggio u.s.):

Posto la foto del giornale di lunedì scorso perché merita una riflessione.

E per farci un ragionamento prendo a prestito il dubbio amletico di Michele, il protagonista di Ecce Bombo quando pensando a se stesso a proposito del partecipare o meno alla festa recita il monologo che è il profilo di un’epoca.

Lo riporto integralmente. “No veramente non… non mi va. Ho anche un mezzo appuntamento al bar con gli altri. Senti, ma che tipo di festa è? – Non è che alle dieci state tutti a ballare i girotondi ed io sto buttato in un angolo… no. Ah no, se si balla non vengo. No, allora non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? Vengo. Vengo e mi metto, così, vicino a una finestra, di profilo, in controluce. Voi mi fate “Michele vieni di là con noi, dai” ed io “andate, andate, vi raggiungo dopo”. Vengo, ci vediamo là. No, non mi va, non vengo”.

Insomma per la stampa sembra che la partecipazione o meno del sottoscritto al consiglio comunale scorso sia addirittura un sintomo di crisi della maggioranza che amministra questo nostro amato paese. Insomma mi si nota di più se non vengo per niente? Peccato avrei preferito essere notato per tutte le volte che sono stato presente. Chi mi conosce sa che uso spesso una frase: “ la politica è fatta di momenti” e in questo momento io sono stato chiamato dai miei concittadini, insieme a tutto il gruppo a dare risposte alle varie tematiche e problematiche che ancora attendono soluzione da più di un decennio.

Non ho tempo e voglia di stare dietro ai pettegolezzi di nessuno. Concludo questa breve riflessione citando i miei amici filosofi che tanto hanno già detto circa la natura dell’uomo. Il primo è Arthur Schopenhauer, che mutuando quanto scritto da Aristole il quale ha diviso i beni della vita umana in tre classi:

  1. i beni esteriori
  2. i beni dell’anima
  3. i beni del corpo (Etica Nicomachea I,8).

Dice Schopenhauer conservando di ciò solo la tripartizione: che tutto quello che differenzia le sorti dei mortali si può ricondurre a tre determinazioni fondamentali:

  • Ciò che uno è: la sua personalità, nel senso più ampio del termine. In questa classe sono quindi compresi salute, forza, bellezza, temperamento, carattere morale, intelligenza e la sua coltivazione, la cultura.
  • Ciò che uno ha: proprietà e possessi in ogni senso della parola.
  • Ciò che uno rappresenta: con questa espressione si intende, come ben si comprende, ciò che uno è nella rappresentazione degli altri, quindi probabilmente come da essi viene rappresentato, ciò consiste nell’opinione che gli altri hanno di lui e si può distinguere in titoli, onore, rango e fama.

La prima categoria, Ciò che uno è, è sempre stata la mia linea guida esistenziale e difficilmente potrà essere persa, le rimanenti due possono venir meno in qualsiasi momento della nostra vita e non sarebbe saggio farvi affidamento.

L’altro filosofo che mi ha sempre guidato nella sua concretezza è David Hume, che dice:L’uomo virtuoso compie il suo dovere senza sforzo

Credo di aver risposto con il consueto garbo, quale sia lo spirito che anima il mio senso civico di amministratore pubblico ed il senso dello Stato e delle Istituzioni che guida il mio agire.

Taggo volutamente tutti i consiglieri comunali, nessuno escluso se non quelli non presenti su Facebook, oltre al maggior numero di amici affinché se ne abbia la più ampia diffusione e lettura… e vi chiedo gentilmente la massima condivisione“. (Claudio Tollis).

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