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Vaccini. E’ scontro tra Regione e Medici di Base per le somministrazioni alle categorie fragili

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CAGLIARI – Secondo l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, “su 1242 medici di base, 360 hanno ritirato le dosi per la somministrazione dei vaccini a domicilioe la Regione riceve continue segnalazioni”.

Il battibecco tra i rappresentanti dei medici di medicina generale e l’assessorato è nato diverse settimane fa ma nelle scorse ore si è acuito. Umberto Nevisco, presidente regionale della Fimmg, è intervenuto sull’ipotesi avanzata dalla Regione di una sanzione per chi non partecipa “a sufficienza” alla campagna vaccinale: “La realtàha detto Neviscoè che l’Ats e la Regione hanno completamente fallito sulla logistica e la distribuzione delle dosi alla medicina generale”. E per tutta risposta Nieddu ha fornito i dati chiarendo però che non si tratta di un attacco a tutta la categoria riconoscendo che molti professionisti hanno collaborato da subito e altri operano negli hub, ma questi numeri sono incontestabili e adotteremo tutte le misure previste per chi non ottempera all’obbligo di vaccinare”.

Sul caso è intervenuto anche il commissario Ats, Massimo Temussi, che a L’Unione Sarda ha spiegato: “Ci sono 1.000-1.500 allettati prenotati che devono essere vaccinati a casa, proprio non riusciamo a capire per quale motivo non sta accadendo. Abbiamo esaudito tutte le richieste, gli siamo andati incontro perfino mettendo loro a disposizione le siringhe pronte (unici in Italia), ma ancora ci sono resistenze”.

Nell’Isola fino ad oggi sono state somministrate 820.095 dosi, l’82,5% di quelle ricevute (994.500), e il 36,8% dei sardi ha ricevuto almeno una dose (o il monodose Johnson & Johnson), il 15,07% ha fatto anche il richiamo.

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