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Women in Run: il branco siamo noi!

 Il 29 Novembre pv, da P.za Comando – Tutti assieme – diciamo:

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“STOP AL FEMMINICIDIO”

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Marherita_ScarpaciLA MADDALENA – Battutine, umiliazioni, denigrazioni. Commenti al veleno che, come la classica goccia sulla roccia, consumano lentamente l’autostima, erodono la fiducia in se stesse, sgretolano l’amore per se stesse. L’amor proprio cede il passo al senso di colpa, all’inadeguatezza. Donne imperfette, madri sbagliate, mogli immeritevoli del loro compagno, del loro uomo. Colpevoli di non essere alla sua altezza, di non essere la compagna che LUI si aspettava e meritava. Responsabili delle sue intemperanze, del suo disprezzo, delle sue violenze, fisiche e morali. Ciò nonostante lo amano, fin troppo. Non sanno farne a meno. Sentimenti al guinzaglio. E’ il loro punto di riferimento, emotivo ed economico. Spesso non lavorano e la dipendenza economica le lega a doppio giro al loro carnefice. Spesso non hanno la forza di reagire e proprio su questo fa perno la sua strategia di guerra, una guerra di accerchiamento e logoramento, una guerra in cui isolamento e solitudine sono armi vincenti. “Come faccio a parlarne con la gente? Con chi ne parlo? Chi mi crederà?” E mentre i dubbi si affastellano, la vergogna stende l’ennesimo velo di silenzio. Lui, il loro uomo, il loro aguzzino quanto più è crudele con loro, tanto più è disponibile con gli altri. E’ lui il miglior amico, lui il perfetto collega, lui la persona su cui contare dinanzi a qualunque difficoltà. C’è per tutti, ma non per loro. Chi metterebbe mai in dubbio la sua probità? E perciò la paura di non essere credute, di essere considerate pazze e bugiarde cede il passo alla rinuncia, e il silenzio nuovamente cala il suo spietato sipario, lasciando che dietro le quinte domestiche ancora una volta si spalanchi il piccolo inferno quotidiano di quelle donne senza voce.

Ad ognuna di queste donne vuol dare simbolicamente voce Women in Run, l’associazione podistica fondata dall’atleta Jennifer Isella, dopo l’aggressione di una runner lungo il Naviglio, per lottare contro la violenza sulle donne. Domenica 29 novembre 2015 in decine di piazze italiane, da Nord a Sud, le donne, idealmente tutte unite, marceranno per dire basta alla violenza nei loro confronti. Una manifestazione quella di domenica 29, cui potranno partecipare donne e uomini, che vogliano dare il loro contributo.

A La Maddalena, su iniziativa di Sportisola, un cordone umano, caratterizzato dai colori rosso e fucsia, a partire dalle 10,00 del mattino si snoderà da piazza Umberto I fino a piazza Don Riva e ritorno, per un percorso complessivo di 5 chilometri, che ciascuno sceglierà di percorrere correndo o passeggiando, per gridare il proprio NO alla violenza sulle donne.

In attesa del 29 novembre, sulla pagina Facebook dell’evento, ogni giorno l’hashtag #unomepeRUNastoria racconta e ricorda una donna che non ce l’ha fatta. Sarà ad ognuna di queste donne che il giorno dell’evento le giocatrici del Caprera Calcio presteranno il loro volto, per non dimenticare!

In programma anche due serate di dibattito e  lettura, che verranno organizzati in collaborazione con il Comune e la Biblioteca, allo scopo di affrontare il tema della violenza sulle donne anche da un punto di vista tecnico – legale.

Per chiunque voglia partecipare, l’appuntamento è domenica 29 novembre in piazza Umberto I alle ore 10,00. Per informazioni è possibile contattare il n. 3477284654 oppure l’indirizzo di posta elettronica sportisolamaddalena@gmail.com.

Margherita Scarpaci

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