POLITICA

Zanchetta lancia la nuova Provincia

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da La Nuova Sardegna

«La rivendicazione si trasformi in Primavera gallurese»

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OLBIA – La Provincia Gallura, cancellata dal Referendum proposto dal gruppo guidato da Cappellacci di Forza Italia e dai Riformatori, è tornata nuovamente fra gli obiettivi dei politici del territorio. Il dibattito è aperto. Pierfranco Zanchetta, che nella prima giunta della provincia nella storia (quella guidata dal 2005 al 2010 dalla Murrighile) è stato assessore all’ambiente sottolinea come «l’istituzione della nuova provincia del nord-est non deve trasformarsi in un mero battage mediatico né, tanto meno, in una frettolosa corsa per appuntarsi inutili medaglie. La rivendicazione del territorio non va vissuta come la madre di tutte le battaglie ma, piuttosto, come una “primavera gallurese” animata da una ritrovata unità che deve superare gli steccati di appartenenza e il tifo da derby. È un impegnativo banco di prova della capacità dell’attuale classe dirigente di non incorrere negli errori del passato e impegna la volontà di coesione del territorio e dei diversi campanili che lo compongono».

Una rivendicazione dunque che rappresenta un salto di qualità. «Una prova di maturità politica – dice Zanchetta – a differenza di quando, inopportunamente, si è fatta naufragare la provincia di Olbia-Tempio attratti dalle chimere che ne decantavano la soppressione. Si tratta, a mio avviso, di un impegno che metterà alla prova tutte le rappresentanze: istituzionali, economiche e sociali, fondamentali per il raggiungimento di questo obiettivo, oggi ancora più arduo e difficile, perchè verrà nuovamente ostacolato e reso insidioso, non solo dal Consiglio regionale, ma anche da altre componenti ostili all’autonomia della Gallura».

«La “primavera gallurese” dovrà fare leva su questo elemento – prosegue Zanchetta –, ma dovrà anche rappresentare la tutela e la valorizzazione delle sue aree più fragili e periferiche. Un compito che spetterà soprattutto alla città guida del territorio. A Olbia, più che a Tempio. L’unicum che rappresenta il nostro territorio tra Gallura costiera e montana, col Monte Acuto, l’Arcipelago della Maddalena e le sue punte di diamante (turismo, portualità, aeroporto, nautica, allevamento, vitivinicolo, sughero e lapideo) sono un formidabile elemento distintivo delle qualità di quest’area vasta su cui la città di Olbia funge da locomotiva. E alla locomotiva bisogna affidare il peso del traino di preziosi vagoni che arricchiscono il convoglio. La rivendicazione del territorio chiama in causa la Regione e lo Stato che hanno il dovere di riconoscere l’autonomia della Gallura e destinare le risorse adeguate a sostegno della sua costante crescita».

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