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Calano i contagi ma crescono i ricoveri. Da Lunedì cambio di colore nelle Regioni

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ANSAOmicron è la variante prevalente in Italia. Nonostante la decrescita dei contagi, aumentano i ricoveri negli ospedali e le terapie intensiva sono occupate in maggioranza dai non vaccinati.

Alla luce dei dati del monitoraggio settimanale sul Covid, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato la nuova ordinanza che prevede da lunedì 24 gennaio il passaggio di Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia in “arancione”. Passano in “giallo” invece Puglia e Sardegna. Restano in zona bianca solo Umbria, Molise e Basilicata.

Nonostante tutti gli sforzi fatti, i reparti di terapia intensiva sono pieni di persone non vaccinate che ci spingono verso questo colore“, ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

In Sardegna è stata decisiva l’impennata dei ricoveri nell’ultima settimana. L’occupazione dei posti letto in area medica da parte di pazienti Covid ha infatti superato la soglia di saturazione del 15% negli ultimi due giorni, anche in questo caso occupate in prevalenza da pazienti non vaccinati, così come certifica il sito istituzionale dell’Agenas. Il limite del 10% dei posti letto Covid in terapia intensiva era già stato superato dal 6 dicembre.

Vediamo un inizio di stabilizzazione della curva e un rallentamento dell’indice Rt rispetto alle settimane precedenti – ha detto Silvio Brusaferro presidente dell’Istituto superiore di Sanità  – pur nella difficoltà che le regioni hanno nel caricamento tempestivo dei dati legata al numero elevato di nuovi casi. Le curve mostrano comunque una crescita epidemica in rallentamento“.

“Cresce ancora anche se meno velocemente il tasso di incidenza di casi di Covid nel nostro Paese che raggiunge ormai quota 2.011 casi per 100mila abitanti – aggiunge Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione sanitaria al ministero della Salute -. Per l’Rt siamo in leggere flessione a 1,3. Soprattutto per quello che riguarda l’area medica siamo al di sopra della soglia critica con diverse regioni oltre soglia anche per la terapia intensiva“.

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