POLITICA

Caro vacanze. Prezzi alle stelle. Chessa: “Smettiamo di spennare i turisti”

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Rassegna Stampa

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CAGLIARI – Dopo l’addio alla tariffa unica e al tetto massimo per i biglietti dei turisti, ennesima ondata di rincari per l’industria delle vacanze. Ad agosto una famiglia di quattro persone può spendere fino a 1.500 euro per la traversata in nave e addirittura oltre i 2.000 per un viaggio in aereo.

Prezzi fuori controllo, già sperimentati da migliaia di passeggeri – tra loro tanti emigrati sardi – durante le vacanze di Pasqua ma il copione si ripeterà in estate.

Lo scrive oggi il quotidiano L’Unione Sarda.

Le tariffe di Volotea per le tratte della continuità territoriale (tra gli aeroporti dell’Isola e quelli di Fiumicino e Linate) superano in certi casi i 500 euro a persona. Quelle di Ita, che esordirà in Sardegna il prossimo 15 maggio, per ora sono più contenute ma sono destinate ad aumentare.

Un anno fa, in questo periodo, i prezzi erano più abbordabili: nelle principali tratte tra la Penisola e la Sardegna un biglietto di andata e ritorno costava da 120 fino a 320 euro. E anche nel cuore dell’estate il listino di Alitalia – allora era l’unica compagnia a gestire la continuità – non andava oltre i 356 euro. Ora tutti i limiti sono caduti e l’aumento della tariffa massima supera il 50%.

L’aumento globale del costo del carburante e delle materie prime frutto dell’evolversi della situazione internazionale ha avuto ripercussioni sulle tariffe della compagniaha fatto sapere Volotea – inoltre, al netto di questi aumenti, non va dimenticato che il costo dei biglietti aerei è strettamente correlato alla stagionalità e alla domanda: nel libero mercato, più persone viaggiano più le tariffe tendono a crescere”.

L’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa il problema lo conosce e non lo evita, ma rilancia: “Dobbiamo fare un passo in avanti. Diciamolo pure che la Sardegna è cara, che nelle scelte delle persone non incide solo il trasporto e che se vogliamo fare turismo tutto l’anno dobbiamo smetterla di spennare il turista.

Partiamo da un dato – è l’analisici sono 171 destinazioni da e per l’Isola e molte sono internazionali. Questo vuol dire che le compagnie aeree hanno valutato che possono riempire 8 milioni di posti e quindi la gente in Sardegna viene e verrà. Se invece parliamo di navi per una famiglia di quattro persone con auto la tariffa diventa pesante. Rispetto a tante altre mete turistiche partiamo svantaggiati e il ‘caro trasporti’ è il nostro Tallone d’Achille. Ma alla fine questa terra resta sempre appetibile e i turisti, magari con rabbia, spendono per venire da noi perché la meta è ambita. Poi però avranno meno euro per altro” – conclude Chessa.

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