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In Sardegna somministrato l’83,9% delle dosi. In arrivo un nuovo carico di vaccini

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CAGLIARI – Salgono a 338.157 le dosi somministrate in Sardegna, a fronte delle 402.820 consegnate sinora alla Regione, con una percentuale – aggiornata a questa mattina – dell’83,9%. 

L’isola resta sempre al quart’ultimo posto, davanti a Sicilia Basilicata e Calabria. La media nazionale è dell’87,2%.

In particolare – secondo i dati del report del governo – in Sardegna sono stati somministrati 86.980 vaccini ad operatori sanitari e sociosanitari; 21.279 al personale non sanitario; 16.222 ad ospiti di Strutture Residenziali; 102.239 agli anziani con più di 80 anni; 8.113 ai dipendenti delle Forze Armate; 21.919 al personale scolastico; 81.405 nella categoria “Altro”.

Intanto è atteso per oggi un nuovo carico di 43.290 vaccini Pfizer, altrettanti arriveranno il 21 aprile e 42.100 il 28 per un totale di 128mila dosi; oltre a 8.500 dosi di AstraZeneca tra l’11 e il 17 aprile e 14.100 tra il 18 e il 24.

Sono state consegnate oggi, come da programma, 43.290 dosi del vaccino Pfizer. Attese in giornata anche 4.600 vaccini AstraZeneca, la cui consegna, prevista per il 12 aprile, era slittata. La campagna prosegue anche con il coinvolgimento dei Comuni che – fa sapere la Regione – supporteranno il sistema regionale fornendo gli elenchi dei loro residenti ultraottantenni, aspetto che consentirà una garanzia in più di raggiungere tutti i cittadini inclusi nella fase attuale.

Attualmente tutti i cittadini in età dai 70 anni in su, a partire dal 1951, che non hanno esenzione per patologia, possono registrarsi sul portale della Regione “vaccinocovid.sardegnasalute.it” per esprimere il proprio consenso alla vaccinazione. Le persone registrate sul portale vengono successivamente contattate dal servizio Cup per la comunicazione dell’appuntamento per la somministrazione della dose, che in questa modalità avviene con vaccino AstraZeneca. Per i soggetti identificati da un codice d’esenzione per patologia e le persone ‘fragili’ – (che saranno vaccinati con Pfizer e Moderna) – non è prevista la registrazione al portale delle adesioni, ma la programmazione dell’appuntamento avviene con la chiamata diretta da parte dell’Ats.

Coinvolti anche i medici di famiglia per la vaccinazione dei propri pazienti allettati a domicilio, con il siero Moderna (che presenta meno complessità degli altri farmaci relativamente alla conservazione e al trasporto e per cui l’Ats ha già predisposto uno specifico protocollo operativo rivolto proprio ai medici di medicina generale), o in alternativa negli hub e nei centri di vaccinazione, con Pfizer (la cui gestione è più complessa per le criticità legate alla catena del freddo).

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