POLITICA

Interpellanza Zanchetta sulla “Ridefinizione della rete ospedaliera della della Sardegna”

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               CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA XV LEGISLATURA

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INTERPELLANZA ZANCHETTA: sulla necessità di fare chiarezza sullo stato di esecutività del piano di “Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna” (da oltre 8 mesi in attesa del parere ministeriale) a seguito delle contrastanti dichiarazioni rilasciate dal Direttore Generale dell’Assessorato della Sanità e dallo stesso Assessore, per i quali la riforma è già pienamente efficace e produttiva di effetti, mentre il Direttore Generale dell’ATS afferma di non poter dare l’avvio al riordino della rete non avendo il “via libera” dell’Assessorato; sull’urgenza di dare attuazione ai presidi di zone disagiate così come previsto dalla suddetta riforma.

Il sottoscritto Consigliere, 

PREMESSO CHE: regna una inconcepibile e dannosissima incertezza sulla esecutività del piano di “Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna” approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 25 ottobre 2017 e da quasi nove mesi oggetto di confronto tecnico tra Regione e Ministero della Salute, per verificare la rispondenza della legge al decreto ministeriale 70 che definisce gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza negli ospedali;

EVIDENZIATO CHE:

  • il Direttore Generale dell’Assessorato della Sanità e lo stesso Assessore, in audizione nella sesta commissione del Consiglio regionale per riferire sullo stato della Riorganizzazione della Rete ospedaliera, hanno date ampie rassicurazioni riguardo la piena efficacia del provvedimento;
  • al termine della seduta del 6 giugno l’Assessore ha dichiarato testualmente alle agenzie di stampa: “non c’è alcuna bocciatura da parte del Ministero, solo delle osservazioni, anche perché la Sardegna, come Regione a statuto speciale, applica il decreto compatibilmente con il proprio statuto di autonomia”;

PRESO ATTO della non più rinviabile necessità di passare dalle parole ai fatti, procedendo all’attuazione del piano di riordino della rete ospedaliera, per realizzare gli obiettivi e i principi ispiratori della riforma, richiamati anche dal Presidente della Regione: servizi di qualità adeguati agli standard nazionali di maggiore eccellenza, miglioramento dell’efficienza del sistema nel suo complesso, parità di livelli di assistenza in tutto il territorio regionale, riduzione o azzeramento della migrazione sanitaria  e, al contempo, razionalizzazione della spesa;

SOTTOLINEATO CHE: la realizzazione di tali obiettivi  richiede sforzi e attenzioni particolari per le aree periferiche della Regione, e in particolare le Isole Minori, per mitigare i disagi legati all’isolamento e sopratutto alla doppia insularità;

RICHIAMATA la peculiare disciplina per le aree disagiate, integrata con gli emendamenti approvati in sede di discussione in Consiglio Regionale, per la quale:

  • Il “Presidio di zona disagiata deve essere dotato:
  • di un pronto soccorso presidiato H24 da un organico medico dedicato all’emergenzaurgenza, preferibilmente inquadrato nella disciplina specifica così come prevista dal decreto ministeriale 30.01.1998 e, da un punto di vista organizzativo, integrato alla struttura complessa del DEA di riferimento che garantisce il servizio e l’aggiornamento relativo;
  • di una unità di degenza di 20 posti letto di medicina generale con proprio organico di medici e personale sanitario non medico;
  • di una chirurgia elettiva a media/bassa intensità di cura che effettua interventi in daysurgery e/o week-surgery, con attività non prettamente di urgenza, ma che assicura,con proprio personale medico, anche attraverso l’istituto della pronta disponibilità, l’urgenza di bassa/intermedia complessità risolvibile in loco e che svolge la propria attività in stretto raccordo con il pronto soccorso;
  • Il team chirurgico è in grado di disporre delle professionalità necessarie ad affrontare nelle 24 ore l’emergenza chirurgica secondo i protocolli di trattamento. L’area di degenza è organizzata in un unico modello di ricovero (con procedure di ricovero a ciclo continuo), dove è prevista un’area di degenza modulare (modulo di area medica e modulo di area chirurgica dotata di posti letto aggiuntivi) a sviluppo preferibilmente orizzontale; sono presenti un’area per gli esami di diagnostica di laboratorio; un servizio di radiologia con trasmissione di immagine collegata in rete al centro HUB o SPOKE più vicino, di anestesia, di farmaceutica e di emodialisi, un’emoteca, nonché gli ulteriori servizi specialistici di supporto alle attività internistiche e chirurgiche. L’Atto aziendale disciplina le modalità di rinforzo del Pronto soccorso negli ospedali di zona disagiata soggetti per stagionalità a forti variazioni di utenza.
  • Negli ospedali di zona disagiata insulare sono assicurati tre posti letto tecnici aggiuntivi di pediatria; è confermato altresì il servizio di camera iperbarica”;

CONSIDERATO CHE: l’elisoccorso (non ancora h24 ) pur rappresentando una garanzia per le emergenze-urgenze, non può considerarsi un servizio sanitario sostitutivo delle funzioni di un ospedale periferico e di zona disagiata;

RITENUTO CHE: il tempo ormai trascorso dall’approvazione della riforma e le reiterate esternazioni dei vertici assessoriali sulla sua piena efficacia, ne reclamano la non più rinviabile attuazione, per il concreto raggiungimento degli obiettivi e dei suoi principi fondanti, primo fra tutti il diritto a una sanità migliore per tutti i cittadini della Sardegna,  a prescindere dalla posizione geografica in cui si trovano;

C H I E D E

di interpellare il Presidente della Regione e l’Assessore della Sanità per sapere:

  1. se vogliano fornire i chiarimenti utili a porre fine all’incertezza creatasi in merito allo stato del confronto tra Regione e Ministero della Salute sul provvedimento di “Ridefinizione della rete ospedaliera della Regione autonoma della Sardegna”, pienamente capace di produrre i suoi effetti secondo le dichiarazioni del DG dell’Assessorato della Sanità e dello stesso Assessore;
  2. se in tempi rapidi i cittadini sardi possano vedere realizzati gli obiettivi della riforma e poter così beneficiare di una sanità integrata agli standard nazionali e di livelli di assistenza omogenei su tutto il territorio regionale;
  3. quali azioni e provvedimenti siano stati intrapresi per dare attuazione ai Presidi di zona disagiata così come disciplinato dal piano di riordino della rete ospedaliera, determinanti per garantire ai cittadini delle aree geografiche periferiche e svantaggiate il rispetto dei livelli essenziali di assistenza previsti dalla Costituzione.

Cagliari, 13 luglio 2018

On.le Piefranco Zanchetta

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