La tassa di sbarco divide l’Isola
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da La Nuova Sardegna
Tollis: «Ci permetterà di tagliare la Tari»
I barcaioli: «Troppo alta, allontana i turisti»
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LA MADDALENA – Ha già vinto il poco ambito titolo di tassa più odiata dell’anno. Ma il delegato al Bilancio, Claudio Tollis, prova a mostrare l’altro volto della tassa di sbarco. Servirà per tagliare la Tari alle famiglie, finanziare l’assunzione di vigili stagionali, sostenere manifestazioni culturali.
Il Governo dà alle isole minori la facoltà di applicare la tassa di sbarco per tagliare i costi di smaltimento dei rifiuti. «Abbiamo fatto una scelta politica – spiega Tollis – Per offrire servizi servono risorse ed è giusto che i costi legati alle presenze turistiche non siano sostenuti sempre e solo dai residenti. Se un turista compra il gelato dal nostro artigiano, noi ne siamo molto felici. Ma il fazzolettino di quel gelato, per essere smaltito ha un costo. Chi oggi va a Stintino paga per il parcheggio in spiaggia 6-7 euro, chi va a Cala Goloritzè paga 6 euro di ticket di ingresso. Risorse che vengono usate per dare servizi».
Meglio della tassa di soggiorno. «Abbiamo preferito applicare la tassa di sbarco in alternativa all’imposta di soggiorno – precisa Tollis – La prima si paga una sola volta, l’altra è cumulativa, è dovuta per ogni giorno di permanenza in albergo. Abbiamo anche previsto una serie di esenzioni, che saranno ampliate nei prossimi mesi».
Da Palau alla Sardegna. I dirimpettai di Palau, per esempio, pagheranno la tassa una sola volta all’anno. «E questo meccanismo intendiamo estenderlo in tempi brevissimi anche agli arzachenesi e ai teresini – aggiunge Tollis – Non lo abbiamo potuto fare subito perchè stiamo aspettando che ci sia un’amministrazione con cui interloquire ad Arzachena. Ma vorremmo estendere lo stesso trattamento a tutti i sardi. Un messaggio chiaro anche alla Regione, che deve fare la sua parte, abbassando il costo del trasporto. Se noi come piccolo comune non applichiamo la tassa di sbarco ai sardi, è giusto che la Regione faccia pagare da residenti tutti i sardi».
La legge indica in modo chiaro i settori in cui spendere i soldi che saranno incassati dalla tassa di sbarco. A partire dal taglio della Tari. «Dal prossimo anno ci sarà una riduzione Tari per le famiglie – afferma Tollis – Una parte delle risorse servirà per l’assunzione di vigili stagionali. Gli altri settori di intervento sono promozione, manifestazioni, pulizia delle spiagge, manutenzione delle banchine».
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Il fronte del no.
Sul fronte del no ci sono gli operatori che trasportano i turisti nelle isole minori. Sul loro biglietto verranno caricati 5 euro dal primo giugno al 31 agosto. «La tassa di sbarco è giusta, ma è importante che sia utilizzata per migliorare i sevizi al turista e anche ai residenti – dice Marco Cuccu, del “Città di Chiavari – Non condivido l’importo di 2.50 euro, i passeggeri devono già pagare il prezzo del traghetto. I 5 euro poi, sono una esagerazione. Andrebbe bene pagare 1 euro come importo simbolico. Temo che questa scelta allontani i turisti dall’arcipelago».
Per Elena De Simei, proprietaria della Spiaggia Rosa, 140 passeggeri e dell’Elena 90, la tassa è sbagliata. «Già paghiamo una tassa al Parco, altri 5 euro a biglietto sono troppi – afferma – Un balzello che andrà a influire negativamente sul settore. 1 o 2 euro sarebbero accettabili, 5 è una richiesta spropositata. Non c’è poi tempo per organizzare la comunicazione. Avendolo saputo prima avrei inserito il costo nei deplian informativi».
E Claudio Tollis tende la mano alla categoria. «Non vogliamo che si sentano bersagliati, sono una risorsa per il territorio – conclude – A breve li incontrerò per concordare il modo migliore per applicare la tassa. Non vogliamo certo fare gli sceriffi».
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Per ora… funziona così:
Il contributo serve per finanziare:
- interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti ;
- interventi di recupero e salvaguardia ambientale ;
- interventi in materia di turismo;
- cultura;
- polizia locale;
- mobilità nelle isole minori
Chi non deve versare il contributo:
- le persone residenti nel Comune ;
- i lavoratori pendolari;
- gli studenti pendolari ;
- coloro che si recano sull’isola presso le strutture ospedaliere per motivi di salute ed i loro accompagnatori;
- i nativi del ns comune anche se non residenti,
- i minori da zero a sei anni;
- i residenti nel Comune di Palau devono pagare una sola volta.
- I possessori di immobili assoggettabili ad IMU ed i componenti dei loro nuclei familiari .
Quanto si paga :
- € 0.50 nel periodo che va dal 01 ottobre al 31 marzo;
- € 2.50 dal 01 aprile al 30 settembre;
- €.5,00 dal 01 Giugno al 31 Agosto per i soli sbarchi effettuati nelle sole isole minori (Spargi, Budelli, Santa Maria, Razzoli);
Come verranno spesi i soldi incassati attraverso l’imposta:
- Per la riduzione della Tassa Rifiuti.
- Per la manutenzione delle banchine.
- Per pagare i canoni delle concessioni demaniali.
- Per la pulizia delle spiagge.
- Per finanziare il servizio Informazioni turistiche.
- Per finanziare assunzioni nella polizia locale.
- Tutte queste importanti spese oggi sono sostenute solo dai contribuenti maddalenini.
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Tassa di Sbarco SI, ma…
(NDR) – Nel condividere il ragionamento politico esternato dall’Assessore Claudio Tollis, si spera, però, in un piccolo ragionevole ripensamento – (variazione/correzione) – della nostra Amministrazione Comunale, a dover esentare da questa tassa di sbarco TUTTI I SARDI, anche per dare un esempio di Buona Amministrazione alla “Cocciuta e quantomai confusa Regione Sardegna”, che – proprio l’anno scorso, inspiegabilmente – ha inteso abrogare la propria Legge Regionale n. 7/2014 (art. 5 c. 29), in cui le “tariffe agevolate in materia di trasporto marittimo locale, a favore dei residenti nelle Isole di La Maddalena, San Pietro e l’Asinara, erano state estese a tutti in residenti della Sardegna“… proprio per non pregiudicare il c.d. diritto alla continuità territoriale degli stessi cittadini Sardi e per evitare quella inevitabile ricaduta negativa per l’economia locale di tutte e tre le (penalizzate) Isole Sarde.
Siamo o non siamo Sardi anche noi?
Ajò…
Non perdiamoci in un bicchiere d’acqua!
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