L’hotel da 100 milioni per il G8
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da La Nuova Sardegna – Serena Lullia
A parte un po’ di umido, non ci sono segni di degrado all’interno dell’edificio
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LA MADDALENA – L’ex arsenale ne ha oscurato da sempre bellezza e fascino. Venuto su sotto i riflettori del G8 ma all’ombra dell’albergo disegnato dall’archistar Stefano Boeri. L’ex ospedale militare in versione hotel di lusso mai ha scaldato i cuori. Snobbato per il più mediatico resort dirimpettaio, ancora oggi non scatena l’indignazione che merita. Eppure dovrebbe. L’incompiuta che guarda il mare è costata 97 milioni di euro di soldi pubblici, ma le sue stanze sono sempre rimaste sigillate.
Dal 2010 le guardie giurate pagate dalla Regione sono le uniche autorizzate a calpestare gli oltre 18mila metri quadrati di spreco italico. 100 stanze suddivise su tre blocchi, in cui mancano ancora le porte. Una struttura mastodontica dai costi di gestione stellari, costruita con il turbo per rincorrere il sogno del G8, senza curarsi troppo dei dettagli. Come mostrano le macchie di umidità che già divorano le parti basse di alcune pareti. Un hotel di lusso perfetto su carta, ma corpo estraneo nella realtà del quartiere militare di Moneta. Tra palazzoni per stellette ed ex caserme, le officine della Scuola sottufficiali, una strada a due passi dall’ingresso. Il suo futuro per ora è fatto solo di parole. La verità è che nessuno sa bene cosa farne. Sarà anche per questo che la destinazione urbanistica dell’immobile è ancora demanio militare. Spetta al Comune modificarla e fare chiarezza su cosa potrà diventare. Un punto fermo da cui partire per i potenziali investitori.
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