Sanità. Continuano a prenderci per i fondelli
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LA MADDALENA – Non molto tempo fa, quando era in auge il vecchio Consiglio Regionale, si parlava di Piano di Riqualificazione dell’Assistenza Sanitaria:
“La condizione di insularità richiede attenzione particolare nella definizione degli atti di programmazione e gestione sanitaria. Deve essere infatti tenuta presente la necessità di superare importanti criticità, quali le possibili interruzioni dei collegamenti con la terraferma o la variazione stagionale della popolazione dovuta all’afflusso turistico.”
L’ISTAT nel 2016 certificava una popolazione di 11.332 e l’ATS Sardegna nel descrivere le capacità del nostro Ospedale diceva: “Il Paolo Merlo in ragione della sua sede insulare è classificato come Presidio di Zona particolarmente disagiata”.
Esso comprende 3 Unità Operative di degenza:
- Medicina generale
- Ostetricia e ginecologia
- Pediatria
…e 6 Unità di servizi:
Anestesia e Rianimazione e terapia Iperbarica
- Dialisi
- Oncologia
- Laboratorio di Analisi
- Radiologia
- Pronto Soccorso
Da allora, non molto tempo fa, ad oggi abbiamo assistito al taglio lineare delle Unità operative di degenza e Unità di servizi, mentre la politica prometteva riorganizzazione, adeguamenti e potenziamenti.
Un comitato spontaneo di occupazione del Paolo Merlo e di Mamme dell’Isola, hanno gridato e protestato: niente è cambiato ma tutto è peggiorato.
Ora attendiamo le risposte e l’avverarsi delle promesse elettorali della nuova politica: chissà se rivedremo le Unità operative di degenza e le Unità di servizi sopramenzionate rifunzionare come una volta?
Giancarlo Orioni
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