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Covid con Variante inglese. Preoccupa in tutta Italia la situazione

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CAGLIARIIn queste ultime ore, sono diventati 56 i contagi da variante inglese riscontrati nel sud Sardegna, dopo le analisi effettuate su 85 tamponi positivi dagli operatori dell’Aou di Cagliari nel laboratorio del Policlinico di Monserrato.

Sulla base dei dati riscontrati, fanno sapere dal Laboratorio, la mutazione del Covid sembra ormai diventata preponderante.

La variante inglese sta infatti circolando soprattutto nell’area della Città metropolitana di Cagliari, dove è stato riscontrato il maggior numero dei casi: 9 solo quelli trovati su tamponi di residenti nel capoluogo, mentre quattro sono sull’Isola di Carloforte. Primi sei contagi da variante inglese, invece, a Sarroch, nel cui territorio ricade il polo petrolchimico.

Nel frattempo, a livello nazionale, la curva esponenziale raddoppia ogni sei giorni – (con segnali di crescita anche in Sardegna). La crescita esponenziale riguarda in particolare tre Regioni: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Le prime due hanno un tempo di raddoppio più breve, cinque giorni, la terza di otto giorni.

E’ quanto indicano le analisi dei dati sui ricoveri in terapia intensiva eseguite dal matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo Mauro Picone del Cnr.

Unica Regione con un trend in discesa è la Sicilia, stabile la situazione in Puglia. E nell’ultima settimana si notano segni di crescita anche nella Sardegna – ad oggi unica zona bianca – e nel Lazio. Andamento oscillante, ma in crescita nell’ultima settimana, per le curve di Calabria, Friuli, Umbria e provincia di Bolzano.

Allo scopo di limitare la diffusione dell’epidemia rileva Sebastianisarebbe opportuno agire sul fattore scatenante dell’attuale espansione dell’epidemia, ossia il ritorno all’attività didattica in presenza avvenuto tra l’inizio di gennaio e quello di febbraio, che ha veicolato la diffusione delle nuove varianti del virus, specialmente quella inglese, come si può vedere dal tempo di raddoppio più breve rispetto a quello della fase espansiva di ottobre, di poco sopra a 7 giorni“.

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