CRONACA ED EVENTI

Phi beach. Aree sequestrate

La Nuova Sardegna

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Abusi edilizi a Baja Sardinia

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BAJA SARDINIA – Blitz della procura della Repubblica di Tempio contro l’abusivismo edilizio al “Phi Beach”, dove sono state sequestrate diverse aree in concessione demaniale destinate alla ristorazione e al relax che dovevano essere inaugurate, sabato FOTO450_fiordalisiprossimo, dai titolari del locale a cinque stelle ricavato nel vecchio fortino militare di Forte Cappellini, a Baia Sardinia.

L’operazione, coordinata dal capo della procura della Repubblica Domenico Fiordalisi, ha visto impegnati i carabinieri del comando regionale di tutela del paesaggio, gli uomini della polizia giudiziaria della Guardia Costiera di La Maddalena e ispettori della Soprintendenza alle belle arti di Sassari, i quali hanno rilevato diverse irregolarità edilizie in un ristorante all’aperto, nella pizzeria,
nel bar e in un ex rimessaggio per gommoni trasformato – con tanto di tiranti in acciaio fissato alle vecchia struttura militare e tendalini – in un prendisole sul mare.

A questo si è aggiunta la pavimentazione di deriun’area adiacente con «disegni geometrici e decori con cromie assolutamente impropri al decoro di una fortezza della prima guerra mondiale».

Una vecchia casermetta è stata invece trasformata in toilette. Il tutto, che pare sia stato realizzato senza alcuna autorizzazione e con il diniego della Soprintendenza alle belle arti e paesaggio di Sassari, è stato messo sotto sequestro penale mentre gli accertamenti sui lavori – che la procura della Repubblica ritiene abusivi – proseguono per capire chi abbia aver dato il via alla radicale trasformazione dei luoghi che sono sottoposti a rigorosi vincoli di tutela non soltanto ambientale e paesaggistica, ma anche assoggettati alla legge 78 del 2001 che dispone vincoli di inedificabilità o modificazione totale sul “patrimonio storico della prima guerra mondiale”, qual’è il Forte Cappellini.

Il legale rappresentante della società che gestisce il locale, Luciano Guidi, è stato iscritto nel registro degli indagati per opere illecite, uso illecito di beni culturali e opere edili commesse in assenza di autorizzazioni edilizie e paesaggistiche.

I militari della tutela del patrimonio culturale stanno acquisendo, in queste ore, l’intera documentazione relativa alla concessione demaniale che intercorre tra la Regione e la società “Relais del Forte srl”, che ha sublocato alla società “Medex srl” l’intero fortino militare, da anni diventato uno dei punti di ritrovo dei vip che frequentano la Costa.

Dopo il blitz disposto dalla procura, che si è avvalsa della collaborazione del reparto volo dei carabinieri di Venafiorita per effettuare le riprese dei presunti abusi dall’alto, è scattata la verifica della regolarità della concessione e di quanto si sta realizzando all’interno dell’ex compendio militare da parte del ministero, che attende le relazioni degli ispettori della Soprintendenza alle belle arti di Sassari per valutare le azioni da intraprendere.

A scoprire i presunti abusi era stata nei mesi scorsi la Guardia costiera, nel corso di uno dei tanti controlli sulle aree demaniali date in concessione dalla Regione Sardegna.

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